Un uomo di 36 anni, residente a Swieqi, è stato posto in custodia cautelare dopo essere stato incriminato per complicità nell’aggressione a colpi d’arma da taglio a danno della sua ex compagna. L’episodio risale allo scorso 27 settembre, quando la donna è stata ricoverata in ospedale con ferite multiple di grave natura che l’hanno fatta finire sotto ai ferri.
L’aggressione sarebbe avvenuta nell’androne del complesso residenziale in cui vive l’uomo, mentre la vittima si stava recando a ritirare un pasto ordinato a domicilio, almeno stando alle ricostruzioni fornite in precedenza in aula. La donna ha riferito alle autorità di essere stata colpita più volte da un individuo armato e incappucciato che dice di conoscere, e che avrebbe continuato ad infierire su di lei anche una volta finita a terra, aggiungendo successivamente di sospettare che l’ex compagno avesse avuto un qualche ruolo nell’organizzazione dell’attacco. Nel frattempo, il presunto esecutore materiale del gesto, un uomo di 32 anni già incriminato nei giorni scorsi, si trova in custodia cautelare in carcere e nega ogni contestazione.
Nuovi risvolti nelle indagini hanno ora portato all’arresto dell’ex compagno della vittima, accusato non solo di complicità nell’aggressione ma anche di aver violato più decreti di libertà provvisoria, facendo quindi scattare l’aggravante della recidiva. L’uomo ha respinto tutte le accuse, sostenendo di non avere nulla a che vedere con l’accoltellamento e rivendicando di essere stato lui stesso ad accompagnare la donna in ospedale.
La Corte, valutata la gravità delle imputazioni, i precedenti penali e il rischio di inquinamento delle prove, ha respinto la richiesta di libertà su cauzione avanzata dalla difesa e ha disposto la custodia preventiva in carcere per il 36enne. Contestualmente, è stato emesso un ordine di protezione a favore della donna e imposto il divieto di pubblicazione delle generalità delle persone coinvolte.
Le indagini sul caso proseguono, mentre la vittima si trova ancora sotto protezione delle autorità per il rischio classificato come “alto” di ulteriori episodi di violenza domestica, come stabilito dalle valutazioni condotte dagli esperti interpellati dalla polizia.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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