Due operatori socio-sanitari sono stati riconosciuti colpevoli di aver usato forza non necessaria e sproporzionata contro un residente con gravi disabilità fisiche e mentali all’interno della residenza assistenziale Dar Arka a Ghajnsielem, Gozo.
Andrew Debono, 48 anni di Victoria, e Andrea Anton Joanne Cilia, 41 anni di Kercem, sono così stati condannati ad un anno di reclusione con pena sospesa per due anni, dopo che il tribunale ha ritenuto che il loro comportamento costituisse un abuso nei confronti di una persona completamente dipendente dagli altri per espletare i propri bisogni primari. A loro carico anche le spese peritali e l’obbligo di buona condotta per un anno, con il rischio di possibili sanzioni.
L’episodio risale al maggio 2023 e coinvolge una persona adulta con autismo e disabilità intellettiva profonda, ospite della struttura. Secondo quanto emerso in aula, dopo un banale diverbio per una sedia, Cilia, reagendo, avrebbe colpito e spintonato la vittima, mentre Debono, rientrato poco dopo ed appreso della vicenda, l’avrebbe immotivatamente aggredita verbalmente e minacciata. L’abuso è stato segnalato dal direttore della struttura, che ha informato la polizia dopo essere stato avvisato da altri membri dello staff.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno avuto un ruolo decisivo nel processo: diversi operatori hanno confermato che il comportamento ripreso era inaccettabile e contrario a qualsiasi standard di assistenza. La difesa aveva chiesto che i filmati non venissero ammessi come prova, ma il tribunale ha respinto l’eccezione, ritenendo le registrazioni autentiche e affidabili.
Nelle motivazioni della sentenza, il tribunale ha definito la condotta dei due operatori come un abuso di forza e di violazione della fiducia e degli obblighi professionali nei confronti di una persona vulnerabile, incapace di difendersi.
Entrambi gli imputati non avevano precedenti penali e non lavorano più presso la struttura gozitana. Questi elementi, uniti alla collaborazione mostrata nel corso del processo, hanno portato il giudice a optare per una pena sospesa anziché la detenzione effettiva.
(immagine di archivio, credits: Facebook / Dar Arka)
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