È stato riconosciuto colpevole di gravi minacce nei confronti della sorella Justin Haber, l’ex portiere della nazionale di calcio maltese e attuale consigliere comunale di Floriana per il Partito Laburista, condannato dal tribunale e sottoposto a un ordine restrittivo valido per un anno.
Il caso risale all’8 gennaio scorso, quando Haber inviò alla sorella Pearl Vella Haber un messaggio vocale in cui le diceva chiaramente: «Ti taglierò la testa». Un’espressione violenta, nata – a quanto sembra – da un’accesa disputa familiare legata alla loro madre. In aula, Vella Haber ha raccontato di vivere nella costante paura del fratello, al punto da evitare parcheggi sotterranei per timore di incontrarlo.
Non era la prima volta che si rivolgeva alla giustizia: già una decina d’anni fa, secondo i resoconti dei media locali, la donna sporse denuncia per un episodio simile, ma decise di ritirarla per non aggravare le ruggini familiari già in atto allora. Questa volta, però, ha voluto andare fino in fondo: «Ho deciso di procedere perché so che è capace di fare certe cose», avrebbe dichiarato al giudice.
In un primo momento, Haber aveva negato ogni addebito. Ma durante il processo, testimoniando sotto giuramento, ha ammesso le sue responsabilità, riconoscendo di aver pronunciato frasi inaccettabili e offensive. Nella registrazione del messaggio incriminato, lo si sentirebbe infatti accusare la sorella di far soffrire la madre con il suo comportamento: «Se le succede qualcosa per colpa tua, ti taglio la testa».
Il magistrato lo ha perciò riconosciuto colpevole dei fatti e ha imposto un’ordinanza che gli vieta di avvicinarsi, contattare o comunicare con la sorella.
In un post pubblicato via social poche ore dopo la sentenza, Haber ha espresso pentimento e ha chiesto scusa per le sue parole, attribuendo il gesto a un momento di grande tensione emotiva: «Ogni figlio si sente vulnerabile di fronte alla malattia di un genitore. Le mie parole non sono giustificabili, ma derivano da un forte stress per le condizioni di salute di nostra madre».
L’ex portiere ha aggiunto di aver già presentato scuse formali e si è detto inoltre dispiaciuto per la gogna mediatica alla quale, a suo dire, sarebbe stato sottoposto: «Perdonerò chi ha voluto solo fare male. Rimango fedele ai miei valori: rispetto, responsabilità e integrità».
(photo credits: joshjdss, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons)
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