Sono emersi nuovi dettagli in tribunale in merito alla frode milionaria e appropriazione indebita di fondi pubblici ai danni dell’MCAST presumibilmente commessa da Francine Farrugia, accusata di aver manipolato il sistema gestionale degli stipendi prosciugando oltre 2,3 milioni di euro dalle casse dell’istituto tramite l’emissione di pagamenti duplicati a suo favore negli ultimi due anni.
La donna, ex consigliera comunale del PN a Siggiewi ed ex manager della sezione paghe e contributi dell’MCAST, sarebbe stata solita emettere doppi pagamenti salariali utilizzando nomi di reali dipendenti, dirottando però il secondo versamento direttamente sui suoi conti bancari. Questo sistema, tra il 2023 e il 2025, le avrebbe permesso di entrare in possesso di ingenti somme di denaro, nello specifico circa 1,9 milioni di euro su un conto Revolut a lei intestato e circa 422.000 euro su conti presso varie banche locali, come APS, HSBC e BOV.
Nel corso della seduta, il direttore finanziario dell’MCAST, Marita Brincat, pare aver riferito di non aver notato le anomalie poiché i “doppi stipendi” comparivano solo nei file bancari, non nei cedolini paga. Secondo il suo racconto, riportato dai media locali, le transazioni fraudolente venivano poi cancellate dal sistema gestionale in uso dal reparto risorse umane del quale l’imputata faceva parte, rendendo impossibile il confronto con i documenti ufficiali.
Brincat ha inoltre confermato che il pagamento di quasi 123.000 euro che lo scorso mese avrebbe dovuto essere accreditato sul conto della Farrugia è stato bloccato, quando l’MCAST è stato informato delle irregolarità dagli investigatori.
Stando alle accuse formulate in tribunale, la donna avrebbe utilizzato i fondi pubblici sottratti all’istituto per acquistare una vasta quantità di beni di lusso, tra cui abbigliamento griffato, scarpe e borse firmate, accessori e costosi gioielli. Tra le spese più “folli”, figurerebbe uno scontrino da oltre 113.000 euro emesso dal celebre magazzino Harrods di Londra, oltre ad acquisti di proprietà immobiliari e veicoli di alto valore.
La difesa ha chiesto e ottenuto la libertà su cauzione per la propria assistita, rilasciata dopo aver versato la somma di 50.000 euro, oltre a una garanzia personale di 25.000 euro, con obbligo di firma quotidiana presso la stazione di polizia. La raccolta prove a carico della Farrugia – che rigetta ogni addebito – tornerà nelle aule del tribunale nei prossimi giorni.
(photo credits: Facebook)
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