Manuel Curmi, un pompiere 34enne residente a Ghajnsielem, ha perso la vita nel primo pomeriggio di giovedì mentre nuotava nella zona di Ras ir-Reqqa a Zebbug, Gozo.
L’allarme è stato lanciato intorno alle 15, quando alcune persone presenti sul posto hanno notato il giovane uomo in difficoltà in acqua. Diversi bagnanti si sono immediatamente mobilitati per prestare soccorso, riuscendo a trascinarlo fuori dal mare e a somministrargli i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale medico.
Di lì a poco è sopraggiunta un’ambulanza che ha trasportato l’uomo al Gozo General Hospital ma, nonostante gli sforzi dei medici, ne è purtroppo stato dichiarato il decesso. Il magistrato di turno ha aperto un’inchiesta per chiarire le dinamiche dell’accaduto, mentre le indagini della polizia sono ancora in corso.
La notizia della morte del giovane pompiere ha suscitato profonda commozione all’interno del Corpo della Protezione Civile, dove Curmi prestava servizio. Il Dipartimento ha espresso il proprio cordoglio attraverso un post diffuso a mezzo social, ricordando l’impegno e la dedizione del collega scomparso: «Oggi piangiamo la tragica perdita di Manuel Curmi, ufficiale, collega e amico che ha prestato servizio con coraggio e profondo impegno. La sua assenza si farà sentire in tutto il Corpo e nella comunità che ha servito fedelmente. La sua dedizione, professionalità e compassione non saranno mai dimenticate».
Anche il ministro dell’Interno, Byron Camilleri, ha voluto rendere omaggio a Curmi, definendolo «uno dei nostri» ed esprimendo vicinanza alla famiglia della vittima e ai colleghi del Corpo. «Oggi abbiamo perso uno di noi», scrive sui social, «Un vigile del fuoco della Protezione Civile di Malta che ci ha lasciato durante il suo tempo libero. Condoglianze alla famiglia e ai colleghi del Corpo in questo difficile momento e grazie per il vostro servizio».
(photo credits: Facebook / Byron Camilleri)
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