Continuano a emergere nuovi elementi sul duplice omicidio di Villa Pamphili, mentre la pista maltese si fa sempre più concreta, al punto da trasformare l’arcipelago nel nuovo fulcro dell’indagine.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Charles Francis Kaufmann avrebbe vissuto tra il 2023 e i primi mesi del 2024 in un appartamento a Marsascala, precisamente al civico 78 di Triq in-Nadur. I vicini, prettamente pensionati e famiglie, lo descrivono come un uomo riservato, di poche parole, spesso in compagnia di una donna bionda — presumibilmente la vittima — e, più di recente, di una neonata.
Nessuno è in grado di dire che lavoro svolgesse e, secondo i registri ufficiali maltesi, risulta ancora celibe e senza figli. Un dettaglio che rafforza l’ipotesi secondo cui la bambina non sia mai stata formalmente registrata come sua, forse per permettere alla madre di ottenere i sussidi previsti per genitori single.
Inoltre, secondo gli ultimi risvolti, la neonata trovata morta nel parco romano aveva un nome: si chiamava Andromeda, e secondo alcuni calcoli potrebbe essere nata proprio a Malta pochi mesi fa. A rivelarlo sarebbe stato lo stesso Kaufmann dopo l’arresto a Skiathos. Tuttavia, non esistono al momento documenti ufficiali che colleghino la nascita né a lui né alla donna trovata morta a Villa Pamphili, la cui identità rimane avvolta nel mistero. Di lei si sa soltanto che si tratterebbe di una cittadina americana di circa 29 anni, alta 164 cm, bionda, occhi chiari e con tratti riconducibili all’Est Europa.
Contemporaneamente, trovano sempre meno conferme le presunte attività da regista cinematografico di Kaufmann. Nelle ultime ore è circolata online una locandina attribuita a un ipotetico film dal titolo The Great Culinary Battle of Malta, con soggetto e regia firmati “Rexal Ford” e il presunto coinvolgimento di attori hollywoodiani come Jonathan Rhys Meyers. Una trovata che, però, non trova alcuna conferma nei circuiti ufficiali: né nelle sale maltesi né negli archivi del Centro nazionale per la creatività.
Emergono inoltre nuovi dettagli su come Kaufmann sarebbe riuscito a entrare in Italia eludendo i controlli: l’uomo avrebbe raggiunto la Sicilia a fine marzo a bordo di una barca privata a noleggio, evitando così i consueti controlli di frontiera. Resta da accertare se in quell’occasione fosse già accompagnato dalla donna e dalla piccola Andromeda.
Proprio la spesa sostenuta per un trasporto privato ha attirato l’attenzione degli inquirenti sulla disponibilità economica dell’uomo, che contraddice la narrazione di una vita da senzatetto. Secondo quanto riferito dal cameraman irlandese Paddy Barron al Messaggero, Kaufmann — che nel 2019 gli aveva chiesto supporto per girare una commedia firmandosi “Rex” — riceveva tra i 5.000 e i 6.000 dollari al mese dai suoi genitori, come parte di un accordo privato per tenerlo lontano da casa. «Un truffatore mantenuto dalla famiglia che millantava conoscenze hollywoodiane», lo definisce oggi Barron.
Nonostante dormisse in tenda, frequentava ristoranti con conti da centinaia di euro, possedeva carte di credito e vestiti firmati, oltre a compiere viaggi aerei frequentemente. Dal 2019 Kaufmann ha infatti viaggiato tra Russia, Nuova Zelanda, Islanda, Inghilterra e Malta, dove avrebbe vissuto con la vittima e dove sarebbe nata la bambina. Poi la fuga in Italia, sempre con mezzi non tracciabili e “armato” di tre sim: sbarco in Sicilia, passaggi a Firenze e La Spezia, fino alla tenda umanitaria montata nel parco romano. Una vita da fantasma con mezzi da borghese, per quello che le autorità definiscono il killer di Villa Pamphili.
Se avete segnalazioni, informazioni utili o testimonianze riguardanti quest’uomo o la coppia, potete contattarci scrivendo a [email protected].
(photo credits: Chi l’ha visto?)
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