Bank Of Valletta pagherà 182 milioni e mezzo di euro per liquidare la controversia legata al caso Deiulemar. L’intesa è stata raggiunta nei giorni scorsi grazie ad un accordo extragiudiziale con i titolari delle obbligazioni, rifiutando ogni ammissione di responsabilità e chiudendo le precedenti sentenze legali che avevano addossato all’istituto di credito maltese un sequestro conservativo di 363 milioni, saliti poi a 371 milioni di euro a causa degli interessi più le spese legali, calcolati sulla base della richiesta avanzata dai 13.000 obbligazionisti della defunta compagnia di navigazione.
Le strade di Deiulemar e Bank Of Valletta si sono incrociate nel 2009, quando la banca ha creato ben tre fondi fiduciari per la compagnia navale di trasporti. Tre anni dopo, nel 2012, Deiulemar è fallita, mandando in fumo i risparmi di migliaia di creditori ed obbligazionisti che, correndo ai ripari, hanno chiesto a BOV di “risarcire il danno subito”, trovando anche l’appoggio del tribunale stesso.
Ritenendosi insoddisfatta delle decisioni prese dal tribunale di Torre Annunziata, e rifiutando di procedere con i pagamenti, BOV aveva così cercato una risoluzione al di fuori delle aule e a fine 2021 aveva presentato un’offerta di 50 milioni, senza però ricevere le risposte sperate.
L’accordo per la cifra di 182,5 milioni ora raggiunto, come ha comunicato Bank Of Valletta, metterà finalmente fine ad ogni controversia legale connessa a Deiulemar.
«La situazione Deiulemar è stata lunga e complicata per la banca. Il consiglio ha dovuto prendere una decisione molto difficile per approvare l’importo della transazione. D’ora in poi l’istituto si troverà in una posizione patrimoniale complessivamente più sicura ed in linea per andare avanti con fiducia e sostenibilità. I rappresentanti legali del fallimento Deiulemar sono stati disposti ad accettare il nostro approccio e a concordare un accordo, nonostante avessero una sentenza a loro favore del doppio di tale importo» ha affermato il presidente di BOV.
Deiulemar ha avuto i primi problemi legali e finanziari nel 2004, arrivando poi al catastrofico fallimento del 2012 che ha lasciato, tra le macerie, circa 800 milioni di debiti.
Nel 2014 alcuni membri delle famiglie fondatrici della compagnia sono stati incarcerati per crimini finanziari.
Il nodo che ha stretto per più di dieci anni Bank Of Valletta e la compagnia navale sembra ora definitivamente sciolto, allontanando dall’istituto di credito maltese non solo i riflettori legali ma anche le ombre di traffici economici illeciti.