Anche Malta si unisce ad altri 14 Paesi che a settembre riconosceranno ufficialmente lo Stato di Palestina. L’annuncio è arrivato nel corso della Conferenza internazionale sulla soluzione dei due Stati, tenutasi questa settimana presso la sede delle Nazioni Unite a New York, alla quale ha preso parte anche una delegazione maltese guidata dal segretario permanente del Ministero degli Esteri e del Turismo, Christopher Cutajar, che ha ribadito la volontà dello Stato insulare di formalizzare tale riconoscimento durante l’Assemblea Generale dell’ONU in programma il prossimo mese di settembre.
Nel corso della dichiarazione congiunta, firmata da Andorra, Australia, Canada, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, San Marino, Slovenia e Spagna, i Paesi firmatari hanno condannato gli attacchi terroristici del 7 ottobre 2023, chiesto il rilascio immediato degli ostaggi nelle mani di Hamas, invocato un cessate il fuoco immediato a Gaza e un accesso umanitario senza ostacoli.
I 15 Paesi si sono inoltre detti «gravemente preoccupati» per l’elevato numero di vittime civili e per la drammatica situazione umanitaria a Gaza, sottolineando il ruolo cruciale delle Nazioni Unite nel coordinamento degli aiuti.
Al centro della dichiarazione, l’impegno comune per la soluzione a due Stati, basata sul riconoscimento di Israele e Palestina come entità democratiche conviventi fianco a fianco, con confini sicuri e riconosciuti, in linea con il diritto internazionale e le risoluzioni ONU. In questo contesto, si è sottolineata l’urgenza di riunificare la Striscia di Gaza con la Cisgiordania sotto l’autorità dell’ANP (Autorità Nazionale Palestinese).
Particolare rilevanza è stata data anche ai recenti impegni del Presidente dell’ANP, che ha condannato gli attacchi del 7 ottobre, chiesto il disarmo di Hamas e promesso riforme educative e l’organizzazione di elezioni entro un anno, accettando il principio di uno Stato palestinese demilitarizzato.
(photo credits: DOI)
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