Sono giunti a termine i lavori di restauro dell’Oratorio degli Onorati nella Chiesa dei Gesuiti a Valletta guidati dal Restoration Directorate che, nel marzo dello scorso anno, aveva già portato a conclusione quelli della cappella dell’Immacolata Concezione, sempre nello stesso edificio.
Gli interventi sono stati resi possibili grazie ad un investimento di 1,7 milioni di euro di fondi nazionali che hanno compreso anche il rifacimento della sagrestia. Entrambi gli Oratori potranno tornare ora ad essere utilizzati dalla Fondazione Chiesa dei Gesuiti per scopi culturali e religiosi.
Il Ministro della Cultura, Owen Bonnici, presente all’inaugurazione, ha rimarcato l’importanza di preservare questi importanti luoghi del patrimonio culturale nel cuore della capitale, per rafforzare l’identità nazionale, ma anche per attrarre quel segmento di turisti affascinato dai luoghi ricchi d’arte, storia e cultura.
«È nostro dovere far sì che il patrimonio del nostro Paese passi nel migliore dei modi dalle generazioni presenti a quelle future, ed è ciò che stiamo facendo con questo grande investimento dei fondi nazionali che toccherà i 5 milioni di euro complessivi ad opere concluse che interesseranno anche altre aree interne ed esterne della Chiesa» ha affermato Bonnici.
«Questo restauro ci consente di restituire alla comunità locale alcuni degli spazi barocchi più belli di Valletta» ha affermato il reverendo Nicholas Doublet, presidente della Fondazione della Chiesa dei Gesuiti.
Oltre ai lavori nell’Oratorio degli Onorati, è stato inaugurato anche il restauro di alcuni dipinti con un investimento di 217.120 euro provenienti dai fondi europei. Mentre i dipinti all’interno dell’Oratorio dell’Immacolata Concezione sono nati della collaborazione tra gli artisti barocchi Stefano Erardi e Filippino Dingli, eseguiti nel 1650, quelli nell’Oratorio degli Onorati sono frutto del lavoro congiunto tra l’Erardi ed il figlio Alessio.
Sottolineando il significato storico e artistico delle opere fresche di rinnovo, proporzionali all’architettura e alle sculture degli Oratori, il Segretario Amministrativo dell’Arcidiocesi di Malta Michael Pace Ross ha spiegato come nei dipinti si intrecci la storia sociale e religiosa delle Confraternite che li commissionarono in un luogo di preghiera e devozione, ovvero quello degli Oratori, costruiti 365 anni fa.
L’architetto Mark Azzopardi del Restoration Directorate, responsabile dei lavori, ha raccontato i dettagli dei delicati interventi che hanno richiesto una serie di indagini preliminari e di test per preservare e rispettare la storia, mentre si procedeva alla rimozione di polvere e all’esecuzione di studi per comprendere la composizione dei colori originari.