La prima Biennale d’Arte di Malta è stata ufficialmente inaugurata martedì sera nelle sale del Palazzo del Gran Maestro a Valletta, sotto il patrocinio del Presidente di Malta George Vella e dell’UNESCO, con la collaborazione di Heritage Malta.
Per l’occasione, l’arcipelago fungerà da palcoscenico internazionale per i numerosi eventi, workshop, esposizioni, conferenze, spettacoli e performance che si alterneranno nei prossimi due mesi nei luoghi più suggestivi e ricchi di storia del Paese, ai quali prenderanno parte oltre cento artisti.
Alla cerimonia erano presenti il Primo Ministro Robert Abela, il Ministro della Cultura Owen Bonnici, il Presidente di Heritage Malta Mario Cutajar e la curatrice della Biennale Sofia Baldi Pighi.
«L’arte è inclusiva; l’accesso ad essa è un diritto di tutti» ha affermato Abela nel corso del suo intervento riportato nel comunicato del gabinetto, sottolineando come la manifestazione offrirà al “grande pubblico” un’importante opportunità di entrare in contatto con l’arte contemporanea. «Malta ha sempre dato visibilità e voce costante al Mediterraneo» ha aggiunto il Primo Ministro, spiegando come la Biennale si svolga in una regione da lui definita come «patria naturale degli artisti».
Bonnici ha invece posto l’accento sui valori della pace, della creatività e della cooperazione intrinsechi della cultura, in contrapposizione al periodo di guerre e tensioni che stanno caratterizzando l’Europa e il Mediterraneo. In merito alla Biennale, il ministro ha dichiarato che sono stati oltre 2.500 gli artisti provenienti da 118 Paesi ad aver inoltrato la propria candidatura ad Heritage Malta, sintomo che «Malta, grazie alla sua cultura, sta giocando un ruolo fondamentale nel riunire diversi artisti e Paesi».
Il presidente di Heritage Malta nonchè presidente e fondatore della Biennale, Mario Cutajar, ha spiegato come l’evento non “parli” solo di arte, ma rappresenti «un’opportunità per riconoscerci come maltesi e per prenderci cura e pensare a ciò che ci circonda».
«Stiamo unendo la nostra storia attraverso i siti storici che Heritage Malta ha disseminato in tutta Malta all’arte contemporanea, ed è questo ciò che rende questa Biennale unica» ha aggiunto Cutajar, rimarcando l’importanza della conoscenza del passato per comprendere il panorama attuale, utile anche a guardare al futuro con un maggior spirito di fiducia.
La curatrice italiana, Sofia Baldi Pighi, ha affermato che «l’arte non è decorazione, ma una creatura attiva e vibrante capace di germogliare nella società e risvegliare il pensiero critico e indipendente», sottolineando che quella contemporanea dovrebbe essere «abbastanza coraggiosa da affrontare le tematiche attuali», e che «lo scopo dell’arte non è mai quello di dare risposte, ma di porre domande».