Un tamponamento tra due auto avvenuto in diretta televisiva durante un servizio dedicato proprio ai problemi di traffico che affliggono Malta, ha offerto ai telespettatori un simbolico – e involontario – ritratto della situazione sulle strade dell’arcipelago.
L’episodio si è verificato questa mattina a Paola, durante un collegamento di TVAM con Jean Claude Attard, vicecapo dell’unità di enforcement di Transport Malta. Mentre Attard, intervistato dalla giornalista, parlava della congestione nelle ore di punta, la telecamera ha ripreso chiaramente alle sue spalle una vettura grigia tamponare un’altra rossa ferma a una rotonda.
«Come potete vedere, queste cose accadono in tempo reale», ha commentato Attard, visibilmente sorpreso e a tratti forse anche imbarazzato dall’impatto avvenuto proprio in quella manciata di secondi in diretta, ma pronto a spiegare le procedure: «Segneremo la posizione dei veicoli per liberare la strada il più velocemente possibile».
Il sinistro è avvenuto proprio dopo che la giornalista aveva sottolineato che si stava trasmettendo «nelle prime ore del mattino, quando il traffico raggiunge il picco». Un tempismo quasi surreale, che ha offerto un’istantanea perfetta della situazione, fonte di crescente malcontento e frustrazione tra chi ogni giorno deve mettersi al volante per andare a lavoro o spostarsi da un luogo all’altro.
Proprio ieri, martedì 8 ottobre, Malta ha infatti dovuto fare i conti con 23 incidenti stradali in una sola giornata, oltre a 10 veicoli in panne e due sversamenti che hanno ulteriormente rallentato la circolazione. Molti conducenti hanno denunciato tempi di percorrenza raddoppiati o triplicati, con code estese anche su strade secondarie.
Subito dopo il tamponamento, funzionari di Transport Malta – già presenti sul luogo per il servizio televisivo – si sono diretti sul punto dell’incidente per assistere i conducenti e gestire la viabilità. L’episodio, divenuto virale sui social, è stato letto da molti cittadini come l’emblema di un sistema stradale sempre più allo stremo, tra infrastrutture sature, cantieri continui e mancanza di alternative di mobilità.
(photo credits: frame video TVAM)
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