Un appello urgente per la chiusura del reparto maschile 1B dell’ospedale psichiatrico Mount Carmel è stato lanciato dal professore universitario Andrew Azzopardi, che ha definito l’area «inadeguata e inaccettabile» per le condizioni in cui versano pazienti e personale sanitario.
In una lettera inviata lo scorso 15 maggio al commissario per i diritti delle persone con disturbi mentali e pubblicata nelle scorse ore, Azzopardi ha descritto un quadro allarmante del reparto: spazi sovraffollati, assenza di luce naturale, igiene precaria, mancanza di privacy, nessuna attività terapeutica o ricreativa. A suo dire, i pazienti «non hanno accesso ad alcuna forma di supporto psicologico strutturato» e vengono privati della dignità, della libertà e dei diritti fondamentali.
La situazione, dice, rappresenta «una chiara violazione dei diritti umani» che richiede un intervento immediato: non solo monitoraggi o verifiche, ma un provvedimento radicale, ovvero la chiusura del reparto.
Interpellato sul caso, il commissario Denis Vella Baldacchino ha confermato di aver ricevuto segnalazioni sulle condizioni dell’ospedale e ha annunciato un’ispezione nei prossimi giorni. Ha inoltre riferito che è in corso un dialogo con il Ministero della Salute per avviare una valutazione più ampia sul futuro del Mount Carmel, da tempo sotto i riflettori a causa di denunce e segnalazioni da parte di pazienti e personale sanitario.
(immagine d’archivio credits: healthservices.gov.mt)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato