Dato preoccupante quello emerso in Parlamento nei giorni scorsi circa lo sfruttamento dei lavoratori provenienti dai Paesi Terzi. Sono infatti ben 1.695 le aziende maltesi sorprese l’anno scorso ad impiegare manodopera extra UE in maniera del tutto irregolare.
Le cifre sono state fornite dal ministro dell’Interno, Byron Camilleri, in risposta a una interrogazione parlamentare posta della deputata del PN Graziella Attard Previ, e riportate da NewsBook. Tuttavia, non è dato sapere quanti lavoratori sono stati impiegati in maniera irregolare nelle suddette aziende e quali misure sono state intraprese nei confronti degli stessi datori di lavoro.
Contestualmente lo scorso febbraio si è scoperto che, sempre nel 2023, l’agenzia Identità (in precedenza “Identity Malta”), ha attenzionato complessivamente 197 denunce per sfruttamento su cittadini di Paesi extra UE, 122 delle quali dichiarate concluse, mentre per le restanti sono ancora in corso le indagini.
Sull’argomento, Camilleri non ha fornito ulteriori dettagli, se non che Identità ha avviato indagini su tutte le segnalazioni pervenute all’agenzia, per le quali di recente è stata istituita un’apposita Compliance Unit.
Nel cercare di porre fine allo sfruttamento dei lavoratori stranieri, di recente hanno iniziato ad operare sul territorio le prime 34 agenzie interinali maltesi fresche di licenza che consente loro di reclutare personale specializzato in vari ambiti in maniera regolarizzata e conforme alle nuove normative entrate in vigore dall’inizio di quest’anno.
L’iniziativa fa parte della riforma del settore volta a garantire trasparenza e protezione ai lavoratori, consentendo parallelamente alle autorità di poter monitorare sia le agenzie sia i lavoratori, in particolare quelli stranieri. «Questo permetterà di attrarre solo le competenze necessarie per la nostra economia, concentrandoci sulla qualità anziché sulla quantità e migliorando le condizioni salariali e lavorative» ha affermato il mese scorso Andy Ellul, Segretario Parlamentare per il Dialogo Sociale.
Secondo i dati presentati in Parlamento a inizio anno, nel luglio del 2023 sull’arcipelago si registravano in tutto 104.067 lavoratori stranieri, 34.900 dei quali provenienti dall’Unione Europea. La restante fetta corrispondente al 70% della forza lavoro straniera (68.755 persone) era rappresentata da cittadini provenienti da Paesi terzi, la maggior parte dei quali arrivata a Malta dall’India (13.158), dalle Filippine (9.560) e dal Nepal (8.157).
Lo sfruttamento non è solo la messa in regola ma i salari troppo bassi con una crescita di prodotti arrivati alle stelle ciò significa che con uno stipendio e gli affitti ai massimi livelli si parla per affittare un appartamento ci vogliono oggi mille euro se non di più non si arriva a fine mese qui lo stato dovrebbe mettere mani a chi approfitta di tutto questo. La povertà sta crescendo sempre di più come riportato dai giornali. Malta e un’isola bellissima quando sono arrivato io nove anni fa’ non credevo ai miei occhi un’isola pulitissima oggi mi dispiace dirlo vedo immondizia ovunque questo mi fa male perché amo Malta. Fate qualcosa per risolvere i problemi in generale. Grazie
Vivo è lavoro a Malta mi trovo Bene ma devo dire che purtroppo il mio stipendio non può più sostenere le spese per sopravvivere soprattutto gli affitti sono troppo cari c’è troppa aprofittazione e il Governo non fa nulla per rimediare. Pago le tasse l’affitto ma mi rimane ben poco per sopravvivere. Fate Qualcosa per Favore.