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Cemento, stipendi bassi e fitti alle stelle: Malta non è più «l’isola del tesoro»

Cinque anni fa per gli espatriati era il Paese ideale, oggi c'è chi preferisce scappare via

di Carlo Campione
13 Giugno 2021
in Attualità, Temi Caldi
Tempo di lettura:2 mins read
2

Malta valutata fra i peggiori Paesi dove vivere per chi espatria

In soli 5 anni Malta, che era al secondo posto fra le nazioni migliori nelle quali vivere per gli espatriati, è scivolata al 50° posto.

In pochi anni infatti molte cosa sono cambiate.

Affitti, traffico, inquinamento e cementificazione da record, sono accompagnati dal costo dei beni di prima necessità più alto della media europea e da stipendi invece fra i più bassi.

Lo scivolone in classifica di Malta non è passato inosservato anche ai giornali maltesi.

Anna Marie Galea del Times of Malta ha infatti scritto un articolo dal titolo inequivocabile: «Go back to your country».

La giornalista cita una donna scandinava, sua amica, un tempo innamorata di Malta, che dopo tanti anni sull’isola è andata via per il crescente razzismo e per la “fame” di cemento dei maltesi.

La Galea non ha peli sulla lingua, reputando ridicola la convinzione di molti politici (e non solo) che ritengono ingrati gli stranieri che hanno lasciato l’isola.

Gli stessi politici che però all’inizio della pandemia volevano gli stranieri “di bassa qualità” fuori dal Paese, e che la “carità” verso di loro venisse fatta dalle loro nazioni di origine.

Il tutto dimenticando che le pensioni dei maltesi vengono pagate per il 23% da lavoratori stranieri, un classico caso di lacrime di coccodrillo.

Ma le sue parole non finiscono qui: «Riesci a immaginare di vivere qui per anni, pagare le tasse, fare del tuo meglio per restituire, solo per sentirti dire che la tua presenza significa meno di niente per le persone al potere? Abbina questo atteggiamento a prezzi di case e affitti che nessuno, maltese o straniero, può permettersi, mancanza di rispetto generale da parte di molti padroni e proprietari, stipendi molto bassi, costo della vita esorbitante e una mostruosa industria delle costruzioni che non dorme mai, e anche io voglio tornare al mio Paese».

Poi aggiunge ancora: «È giunto il momento che le persone si rendano conto che prima o poi raccoglieranno ciò che hanno seminato. Man mano che il paese diventa più brutto e meno vivibile, economicamente, esteticamente e moralmente, più persone se ne andranno, e mentre molti potrebbero trovare conforto in una tale affermazione perché ci sarà più spazio per i loro ego esagerati, gli effetti di un tale drenaggio sono fatale per un Paese che ha poche preziose risorse endemiche. Forse tutti dovrebbero andarsene finché possono».

Qui è possibile vedere la classifica dei migliori e dei peggiori posti dove vivere per gli espatriati.

Ad onor di cronaca c’è da dire che l’Italia è al 58° posto, quindi 8 posti più giù, ma al momento sopra Malta ce ne stanno ben 49..

Le pensioni maltesi sempre più sostenute dai lavoratori stranieri

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Commenti 2

  1. antonino says:
    4 anni ago

    E non dimentichiamoci del sistema bancario maltese …. Tu o io straniero vai in una delle banche locali dell’isola chiedi un prestito, esempio di 3000.00 euross e il pinko pallino di turno felice di ascoltarti come se fosse veramente inte ressato e dopo avergli mostrato non una busta paga ma anche quella di tua moglie, con una faccia che rasenta la demenza, ti risponde che sono fortunato e che la banca dove hai il tuo Conto corrente da diversi anni ti può aiutare come? Semplice mister minchia, basta che versi una garanzia di 3000.00 euross…. Ma come vi chiedo 3000.00 eurosss e voi banca volete un deposito di altrettanto importo, la risposta? Sa signore abbiamo preso troppe fregature. Ma dove siamo al mercato…. Provate per credere

    Rispondi
  2. Victor Bonello says:
    4 anni ago

    Avra tanti difetti Malta, ma comparata con altri paesi piu grandi e pertensiosi resta un goiello

    Rispondi

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