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Ha preso il via nei giorni scorsi in tribunale il procedimento legato alla morte di Andrea Alamango, 28enne di Gzira deceduto dopo un violento scontro tra moto avvenuto nella tarda serata del 15 marzo 2022 in Triq Mikiel Anton Vassalli. A rispondere dell’accusa di omicidio colposo è Marvin Buhagiar, 32enne di Zabbar, militare delle Forze Armate, che ha rigettato ogni addebito.
Secondo quanto ricostruito in aula, le due moto — entrambe Suzuki GSXR600 — stavano percorrendo il cavalcavia di Gzira intorno alle 23, quando, per dinamiche in corso di accertamento, sono entrate in collisione. I due centauri furono soccorsi e trasportati d’urgenza al Mater Dei: Alamango morì poche ore dopo per la gravità delle lesioni, mentre Buhagiar riportò solo lievi ferite.
Durante l’udienza, diversi agenti intervenuti per primi sul posto hanno ripercorso la scena dell’incidente. Il guardrail, hanno raccontato, riportava schizzi di sangue, e sull’asfalto comparivano lunghe tracce di abrasione, segni dello scivolamento delle moto dopo l’impatto. Una delle due Suzuki, quella guidata da Alamango, è stata trovata più avanti di oltre cento metri rispetto al punto di collisione.
Determinante anche il racconto di un testimone presente sul posto che avrebbe descritto uno dei due veicoli spostarsi verso la corsia esterna e urtare lateralmente l’altra moto, causando la caduta di entrambi i conducenti.
Il procedimento a carico di Buhagiar riprenderà ad inizio gennaio, quando verranno raccolte ulteriori prove ed approfondite le dinamiche dell’incidente costato la vita ad Alamango, la cui famiglia attende da tre anni una risposta definitiva sulle responsabilità dello schianto che ha spezzato la vita del giovane motociclista.
(photo credits: Malta Police Force)
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