![[RITROVATO] Scomparso un cittadino britannico di 56 anni: ricerche in corso](https://www.corrieredimalta.com/wp-content/uploads/2025/12/Graham-Laws-copia-75x75.jpg)
Le accuse includono presunte tangenti sulla vendita di passaporti, prestiti sospetti, dubbie composizioni di società offshore ed emergono nuovi elementi sull’inchiesta Hillman-Schembri.
La vendita di tre passaporti maltesi a cittadini russi sarebbe stata fatturata da due diverse società, ovvero Willerby e BT International.
Nel conto Willerby l’importo ricevuto è registrato come incasso da vendita, mentre nei libri contabili di BT International risulta un regolare introito.
L’Ispettore Anne Marie Xuereb evidenzia che mentre BT International sarebbe autorizzata a operare nel regime dei “passaporti d’oro” di Malta – ovvero il Programma per Investitori Individuali (IIP) – Willerby non lo è affatto.
Sempre secondo la Xuereb, le due società facevano sì che Willerby ricevesse commissioni per ogni cliente aderente al IIP presentato a BT International.
Inoltre, una nota separata, proverebbe che Keith Schembri avrebbe prestato a Brian Tonna € 100.000, dovuti a problemi finanziari derivanti dalla separazione di Tonna. Il che sembra poco plausibile vista la riscontrata ampia disponibilità di denaro di Tonna.
Del resto, i due avevano precedentemente testimoniato di non ricordare come e quando il denaro fosse stato trasferito.
Ma secondo l’ispettore, Tonna avrebbe rendicontato tutto al centesimo tranne questa specifica transazione “fantasma”, e ha trasmesso al tribunale tre documenti che dimostrerebbero il prestito e la cessione di denaro.
Xuereb si è espressa anche riguardo l’accordo Hillman-Schembri sulla vendita di macchinari da stampa, rilevando fatturazioni irregolari. Apparentemente i pagamenti sarebbero passati attraverso numerose società in diverse località affinchè la compagnia potesse pagare un’imposta inferiore.
I quattro accusati che si proclamano innocenti, devono rispondere, insieme ad altre 11 persone, di corruzione, frode e riciclaggio di denaro.
A tutti gli indagati di Nexia BT è stata negata la libertà su cauzione.
Le autorizzazioni con le quali lavorano Nexia BT, BTI Management Limited e Nexia BT Advisory Services Limited sono inoltre state sospese.
