Omicidio di Rabat: per gli psichiatri Noel Azzopardi era incapace di intendere e di volere al momento del crimine

Per il collegio di professionisti chiamato a valutare lo stato di salute mentale del presunto omicida di Eric Borg, l’uomo è incapace di intendere e di volere poiché soffre di gravi malattie mentali e disabilità intellettive.

Su richiesta del magistrato, Noel Azzopardi, accusato dell’omicidio del 27enne di Rabat freddato con due colpi di arma da fuoco il giorno di Capodanno nella cittadina in cui risiedeva, è stato valutato da una commissione composta da tre psicologi. Gli esperti hanno stabilito che l’imputato non è nelle condizioni mentali di poter sostenere un processo e che, il giorno dell’omicidio di Borg, si trovava in uno stato di “delirio” e “follia” che rendeva per lui impossibile l’ipotesi di architettare alcun crimine, incapace di comprendere le conseguenze del gesto che avrebbe compiuto e quindi anche di progettare e commettere volontariamente l’omicidio.

La richiesta di effettuare una perizia psichiatrica più approfondita sul sospettato fa seguito alla precedente seduta durante la quale il dottor Joseph Cassar, incaricato dalla Corte di giudicare se l’uomo fosse idoneo a sostenere il processo a suo carico, affermò che l’imputato ha alle spalle un lungo trascorso nei reparti di psichiatria del Mount Carmel, soggetto a diverse cure per un sospetto stato paranoico con deficit cognitivo.

Ora, alla luce delle considerazioni espresse dal collegio di professionisti, il tribunale ha disposto che gli atti del caso vengano inviati al procuratore generale che avrà un mese di tempo per scegliere i prossimi passi da compiere sul caso.

Le strade che si palesano davanti ad Azzopardi sembrano essere due: se verrà ritenuto “sano” al momento dell’omicidio e incriminato per tale reato che prevede l’ergastolo, dovrà scontare il resto della sua vita dietro le sbarre. Se invece sarà ritenuta valida l’ipotesi dell’infermità mentale anche al momento del crimine, verrà internato in una struttura psichiatrica presumibilmente fino alla fine dei suoi giorni.

Il caso tornerà in aula il prossimo mese; nel frattempo, l’imputato sarà trattenuto in stato di arresto presso l’ospedale Mount Carmel.

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